Aprile 12, 2018

ANFITEATRO FLAVIO

Sembra che a Pozzuoli di anfiteatri ce ne fossero due e fu l’unica città dell’Italia antica, ad eccezione di Roma, con questa peculiarità; ciò conferma che la città era considerata strategica sia per l’aspetto commerciale che per l’elevato numero di cittadini. L’ Anfiteatro Minore (il più piccolo e anche il più antico), è stato scoperto ad inizio ‘900 in occasione dei lavori di costruzione della linea ferroviaria Napoli – Roma; i resti sono infatti visibili in prossimità del ponte della ferrovia, sulla Via Solfatara, nell’attuale Via Vigna.

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IL RIONE TERRA DI POZZUOLI: STORIA DI UN BORGO MILLENARIO

È questo il cuore di Pozzuoli.

La vita nel Rione Terra è trascorsa nel corso dei secoli creando strati su strati di culture e civiltà, che si sono succedute fino ai tempi moderni; in particolare però, prima del 1970 e del 1983, anni in cui il Rione fu evacuato prima parzialmente e poi definitivamente a causa delle vicende del Bradisismo, questo sperone di tufo, alto 33 mt sul livello del mare, era diventato un quartiere degradato rendendo la vita in questo luogo sempre più precaria.

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IL TEMPIO DI SERAPIDE (IL MACELLUM)

“Un tempio di pietre senza tempo, segnate dai tremori di una terra inquieta” (da “La terra della Sibilla” di Mario Sirpettino).

L’edificio impropriamente denominato Tempio di Serapide ha una grande importanza da un punto di vista storico e archeologico perché è un prezioso esempio di macellum o mercato della città: il nome Tempio di Serapide è stato dato impropriamente a causa del rinvenimento nella sua area di una piccola statua del dio seduto in trono. Questo reperto fece credere che l’edificio fosse un tempio dedicato al dio Serapide, per l’appunto, mentre alla divinità egiziana era dedicata solo una parte dell’edificio.

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