Agosto 26, 2022

IL PARCO MONUMENTALE DI BAIA

Il Parco Monumentale è una vasta area di grande valore paesaggistico all’interno della quale scavi recenti sulla sommità della collina hanno messo in luce parte di una villa romana di

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LE CENTO CAMERELLE

Le Cento Camerelle erano denominate in passato le Carceri di Nerone per via dell’architettura intricata delle costruzioni, che si presentano come stretti cunicoli scavati nel tufo, che si inseguono e

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IL PARCO ARCHEOLOGICO DI BAIA (TERME DI BAIA)

Il Parco Archeologico di Baia (dette Terme di Baia) è un complesso di resti archeologici avente, secondo quanto comunemente riconosciuto, una destinazione termale. All’ingresso del Parco, sul lato destro, è subito visibile la Villa dell’Ambulatio, chiamata così perché è una zona adibita al passeggio (non vi sono infatti costruzioni termali).

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VIAGGIO A BAIA

Nullus in orbe sinus Bais praelucet amoenis Nessun altro luogo al mondo è più splendente del Golfo di Baia (Orazio, I° sec. a.C.)   Baia è una gemma nascosta della

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LA GROTTA DELLA DRAGONARA A BACOLI

Situata in una cornice suggestiva, tra il mare e le verdi colline dei Campi Flegrei, la Grotta della Dragonara a Bacoli rappresenta uno dei luoghi più affascinanti e misteriosi dell’area

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IL TEATRO DI MISENO

Edificato non lontano dal Sacello degli Augustali e dall’antica area forense, il Teatro di Miseno fu addossato al pendio tufaceo della collina ed ebbe dimensioni piuttosto contenute.

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IL SACELLO DEGLI AUGUSTALI

Il Sacello degli Augustali è un edificio dell’epoca romana adibito ai riti di culto degli imperatori, curati dai sacerdoti augustali che si trova a Miseno, lungo il litorale di Bacoli

Tornato alla luce nel 1967 il monumento ha restituito una grande quantità di epigrafi, elementi architettonici in marmo e sculture attualmente esposti nel Castello di Baia (sede del Museo Archeologico dei Campi Flegrei).

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LA TOMBA DI AGRIPPINA

Sulla spiaggetta di Bacoli si trovano i resti del sepolcro di Agrippina, madre dell’ imperatore Nerone, assassinata per ordine del figlio nel 59 d.C. nella sua villa poco distante.

Questo edificio non è la sua tomba, che secondo Tacito è invece lungo la strada per Miseno, ma il teatro ninfeo di una grande villa marittima. Era un luogo di svago della nobiltà romana e qui si svolgevano giochi d’acqua, spettacoli musicali e rappresentazioni classiche e fu trasformata, tra la fine del I sec. e gli inizi del II sec. d.C. in un ninfeo esedra, cambiamento determinato, verosimilmente, dallo sprofondamento delle strutture più vicine al mare in seguito a fenomeni bradisismici. Infatti, osservando l’odeon dall’alto si scorgono resti dell’edificio sommersi dal mare.

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