Agostino La Rana incarna la vibrante energia imprenditoriale giovanile di Pozzuoli. Proveniente da una famiglia puteolana, suo padre Mattia La Rana, anch’egli ingegnere e imprenditore, ha investito molto in questa città, credendoci con la stessa passione di Agostino. Al nostro appuntamento, Agostino arriva su un monopattino, con un sorriso fresco e contagioso, come se fosse appena uscito dall’università. Eppure, insieme alla sua famiglia, gestisce la Residenza Storica Villa Avellino. Con grande curiosità, gli ho chiesto di svelare il suo “cerchio d’oro”.

 

Di COSA ti occupi Agostino? Qual è il tuo Business?

“Sono nato e cresciuto in una famiglia di ingegneri. Mio padre decise di acquistare questo palazzo storico del ‘500 dalla Famiglia Avellino – De Gemmis. Fin dall’inizio, il nostro obiettivo è stato avviare un’attività imprenditoriale nel settore turistico. Siamo sempre stati consapevoli che questa è la vocazione dell’area flegrea e volevamo promuovere la destinazione turistica di Pozzuoli con operazioni di marketing territoriale ben strutturate.

Da pochi giorni sono anche il Presidente di Campi Flegrei Active, un network di circa 20 soggetti e operatori turistici che tra le altre cose si sono attivate per realizzare una DMO (Destination Management Organization), ossia un’entità responsabile dello sviluppo, gestione e promozione dei Campi Flegrei. Vogliamo presentare questo territorio come una realtà turistica e territoriale unica, realizzando magari un brand unico. I Campi Flegrei non sono solo Bradisismo ed emergenze.

Nonostante le difficoltà sismiche di quest’ultimo anno, una parte dei viaggiatori ha continuato a visitare la zona, attratti dalla possibilità di camminare sui crateri circondati da vegetazione rigogliosa, visitare i tanti siti archeologici unici e soprattutto tutti concentrati in questa area geografica, e infine di vivere esperienze uniche facendo i percorsi subacquei guidati nella città sommersa di Baia e di godere di siti termali tanto apprezzati fin dai tempi dgli antichi romani. Questo dimostra che esiste un’attrattiva ancora inesplorata.

Lo scorso anno abbiamo anche organizzato un servizio di trasporto con l’ Archeobus per collegare i vari siti archeologici e punti di interesse turistico, risolvendo una delle principali criticità della zona, e speriamo di poterci attivare per queste e altre iniziative a beneficio del nostro territorio. Campi Flegrei Active vuole essere un aggregatore di realtà turistiche locali, per promuovere il territorio, accedere a finanziamenti e portare avanti progetti che eliminino le barriere allo sviluppo del turismo.

D: Quindi oggi che priorità daresti a Pozzuoli e ai Campi Flegrei?

Oggi ragionerei sulla sicurezza del territorio, piuttosto che abbandonarlo. È importante trovare modi saggi per convivere con i rischi naturali, potenziando la sicurezza strutturale e consentendo adeguamenti di alto livello. Una progettazione adeguata per i Campi Flegrei sarebbe una sfida interessante per ridurre il rischio sismico e gestire le emergenze, utilizzando materiali specifici e tecniche innovative.”

 

COME hai affrontato la sfida di gestire la Residenza Storica di Villa Avellino? Quali ostacoli hai dovuto superare?

“Non è stato facile! Per i lavori di restauro del palazzo, abbiamo ovviamente coinvolto la Sovraintendenza per i Beni Culturali, rispettando i tratti architettonici storici. Abbiamo effettuato lavori di consolidamento strutturale e restaurato affreschi, come quello nell’androne. Conservare e valorizzare la bellezza del palazzo è stato il nostro obiettivo principale.

Questo complesso edilizio è una antica villa nobiliare edificata nel 1540, solo 2 anni dopo l’eruzione di Monte Nuovo, dai principi Colonna di Stigliano: sorse lungo la via che collegava la porta orientale del Rione Terra alla Pozzuoli alta, in un area molto panoramica.

I punti di maggiore valore sonola Scala Monumentale, l’Androne con la volta a botte, dove si può ammirare l’affresco con stemma nobiliare dei proprietari del Palazzo, la Corte Minore, la Cappella di Sant’Andrea. Abbiamo in progetto di integrare anche le cisterne romane situate sotto il giardino, parte del complesso Piscina Lusciano, per valorizzare ulteriormente la Residenza Storica.

Un altro elemento di interesse è il giardino, che in realtà è un parco di circa 28.500 metri quadrati espropriato dal Comune negli anni ‘80 e trasformato in un parco pubblico che quindi non fa più parte della nostra proprietà.

D: Villa Avellino non è solo una Dimora storica di Lusso: avete anche una parte ristorativa e la possibilità di organizzare Eventi, giusto?

Si esatto. Per la parte ristorativa, ci siamo affidati a  Marianna Vitale, Chef Napoletana e prima donna Chef stellata in Campania grazie al suo Ristorante SUD.

Oggi infatti gestisce presso di noi il Mar Limone: volevamo un partner che sapesse coniugare tradizione e innovazione e gestire anche la parte eventi con gusto e classe. E lei è sicuramente la persona giusta”

 

PERCHÉ hai deciso di investire in un’attività imprenditoriale a Pozzuoli? Cosa ti ha ispirato?

“Molti potrebbero non capire tutto questo, ma il legame che noi puteolani abbiamo con la nostra Terra è unico, indissolubile, a tratti inspiegabile ma esiste ed è forte. Forse è il territorio così vario, l’odore sulfureo della Solfatara, la tradizione enogastronomica o tutte queste cose insieme…

Ho vissuto all’estero, a Barcellona, che per molti versi mi ricordava Napoli, ma il rapporto con Pozzuoli e la zona flegrea è diverso: non è solo il mare, qui siamo avvolti da un paesaggio ricco che oggettivamente non ha eguali.

Oltre al legame soggettivo, c’è anche la sfida di fare qualcosa per il mio territorio, contribuire a valorizzarlo e farlo conoscere nel resto del mondo.”

Grazie, Agostino! Questa intervista mi ha riempito di forza ed energia. Sono assolutamente sicura che realizzerai grandi cose per la nostra città. Con il contributo tuo e di tutte le persone che come te credono e investono in questo territorio, sono certa che Pozzuoli e i Campi Flegrei potranno davvero vivere un nuovo Rinascimento!