Stefania Gentile De Fraia

LA FORESTA REGIONALE DI CUMA

La Foresta di Cuma, oggi appartenente al Demanio Forestale della Regione Campania, è tuttora conosciuta con l’originario nome di Selva Gallinaria, attribuitole grazie alla considerevole presenza nell’antichità della cosiddetta Gallinella d’acqua (nome scientifico Gallinula Chloropus), un uccello acquatico dal piumaggio nero che, nutrendosi di insetti e germogli di piante acquatiche, piccoli pesci, crostacei, molluschi, nidificava negli ambienti della Selva, grazie alla presenza di zone umide e acquitrini.

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LE COSE DA SAPERE SUL PARCO ARCHEOLOGICO DI CUMA

Il Parco Archeologico di Cuma nasce nel 1927 nel corso delle grandi campagne di scavo, eseguite nei primi decenni del ‘900 sotto la direzione di A. Maiuri, che misero in luce gli edifici principali dell’acropoli. Da quel momento sono state condotte numerose ricerche  che hanno arricchito notevolmente le conoscenze relative al sito e consentito un notevole ampliamento della superficie demaniale del Parco, oggi pari a ca. 50 ettari. L’area attualmente visitabile è costituita dall’acropoli, che racchiude l’ Antro della Sibilla alle pendici della collina, poi salendo sulla rocca la Torre Bizantina con il Belvedere, la Terrazza Inferiore, tradizionalmente denominata Tempio di Apollo, e la Terrazza Superiore sulla sommità del Monte di Cuma, denominata Tempio di Giove. La città di Cuma è la più antica colonia greca d’Occidente, dalle origini mitiche cantate da Virgilio.

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IL PARCO ARCHEOLOGICO SOMMERSO DI BAIA

Il Parco Sommerso di Baia è stato istituito il 7 Agosto del 2002, con Decreto Interministeriale, dal Ministro dell’Ambiente e della Tutela del Territorio di concerto con il Ministro per i Beni e le Attività Culturali, il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, il Ministro delle Politiche agricole e Forestali e d’intesa con la Regione Campania. Il parco si inserisce nel quadro delle 25 aree Marine Protette (AMP) attualmente istituite in Italia.

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IL MUSEO ARCHEOLOGICO DEI CAMPI FLEGREI

Inaugurato nel settembre del 1993, il Museo Archeologico dei Campi Flegrei, ubicato all’interno del Castello Aragonese di Baia, ospita per il momento i reperti rinvenuti nel sacello degli augustali a Miseno, tra i quali la statua equestre di bronzo di Domiziano- Nerva, numerosi calchi in gesso di sculture greche ritrovati a Baia e il Ninfeo sommerso di Punta Epitaffio.

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