La Guida Locale è a mio avviso una figura chiave in un territorio come i Campi Flegrei, perché descrive il territorio e tramanda le tradizioni di un popolo, attraverso la narrazione, lo storytelling. Per questo motivo ho incontrato Daniela, una guida locale che da anni si dedica con entusiasmo e professionalità alla valorizzazione del patrimonio culturale e naturalistico dei Campi Flegrei. La sua esperienza e il suo approccio teatralizzato rendono ogni visita un viaggio indimenticabile. In questa intervista, ci racconta come è nata la sua vocazione, le sfide del settore turistico e le meraviglie di un territorio spesso trascurato.
La nascita di una vocazione
Domanda: Quando nasce l’idea di fare la guida locale e perché?
Risposta: Ho iniziato con gli studi in Storia dell’Arte e Conservazione dei Beni Culturali. Durante gli anni universitari, ho collaborato con associazioni di volontariato che si occupavano di manutenzione e promozione di siti culturali, offrendo visite guidate gratuite. È stato in quel contesto che ho capito quanto mi piacesse trasmettere la storia e la cultura ai visitatori. Da quel momento ho deciso di trasformare questa passione in una professione.
Il percorso professionale
Domanda: Quali passi hai compiuto per diventare guida locale?
Risposta: Ho iniziato con attività di volontariato, spesso legate a rappresentazioni teatrali per bambini e scuole. Nel frattempo, ho aspettato il bando per conseguire l’abilitazione ufficiale. Questo percorso mi ha aiutato a sviluppare un approccio coinvolgente e personalizzato.
L’evoluzione del turismo
Domanda: Come è cambiato il turismo negli anni? Cosa cercano oggi i turisti?
Risposta: I visitatori vogliono un’esperienza completa: oltre agli aspetti storici e artistici, cercano tradizioni, folklore e storie locali. Integrare il dialetto e un approccio teatrale al racconto aiuta a creare una connessione più profonda. Anche i turisti più distaccati apprezzano un tocco di spontaneità e folklore.
La magia dei Campi Flegrei
Domanda: Tu lavori molto anche su Napoli, che in questo periodo è piena di turisti. Che differenza noti tra i turisti che visitano Napoli e quelli che vengono nei Campi Flegrei?
Risposta: Quando i turisti arrivano nei Campi Flegrei, rimangono incantati e sorpresi, perché non si aspettano di trovare ciò che questo luogo ha da offrire. Tracce della Magna Grecia e dell’impero romano sono ovunque nell’area flegrea, testimoniate da un’infinità di siti archeologici. Ma i Campi Flegrei non sono solo storia e archeologia. Qui si possono ammirare anche meraviglie naturalistiche: paesaggi mozzafiato, crateri vulcanici, laghi e vulcani. La natura, in questo angolo di mondo, si esprime in una perfetta armonia tra terra, mare e cielo, regalando scenari unici e irripetibili. I Campi Flegrei sono, insomma, una continua scoperta. In pochi si aspettano di incontrare un patrimonio così ricco e variegato. È emozionante osservare i visitatori che si lasciano incantare da questo straordinario intreccio di storia, archeologia e bellezze naturali.
Le sfide del turismo locale
Domanda: Quali difficoltà affronta la guida locale nei Campi Flegrei?
Risposta: Innanzitutto rispetto al passato le cose si sono complicate a causa del nuovo sistema per l’acquisto esclusivamente online dei biglietti, rimuovendo fisicamente le biglietterie, per cui diventa difficile fare il biglietto in loco nel caso in cui ci sia indisponibilità di connessione; le fasce orarie contingentate per l’accesso ai luoghi turistici rendono complicata l’organizzazione dei tour, sia per i gruppi che per i visitatori individuali. Aggiungiamo a tutto questo poi il grave problema dei trasporti pubblici totalmente inadeguati…
Proposte per il futuro
Domanda: Cosa potrebbe migliorare il turismo nei Campi Flegrei?
Risposta: Potenziare i trasporti pubblici per collegare meglio le varie aree è prioritario. Garantire l’apertura regolare dei siti archeologici e semplificare il sistema di prenotazione. Contrastare la cattiva pubblicità legata al bradisismo e promuovere il territorio come meta sicura e affascinante.
Daniela è una voce autentica e appassionata dei Campi Flegrei. La sua esperienza ci mostra l’importanza di un approccio personale e creativo nel valorizzare un territorio unico. È grazie a professionisti come lei che il turismo può diventare una leva per rilanciare aree piene di storia e bellezza, ma ancora poco conosciute.
