Nel Parco Sommerso di Baia ad inizio gennaio viene ritrovato un mosaico con cornice ad onde, in tessere nere e rosa su fondo bianco rimasto nascosto per circa 40 anni.
Atlantide esiste per davvero
Sappiamo che Atlantide è una città leggendaria che da millenni affascina le popolazioni di tutto il mondo. Eppure ci sono molti luoghi al mondo con città sommerse e nascoste sotto le onde del mare.
Port Royal in Giamaica era il paradiso dei pirati e nel 1.600 a seguito di un devastante terremoto e dello tsunami che ne seguì, due terzi della città profondarono sotto le onde.
Atlit Yam in Israele era un antico villaggio del neolitico, si trova da 8 a 12 m sotto il Mar Mediterraneo ed è rimasto nascosto per oltre 8.000 anni fino alla sua scoperta negli anni ’80.
Pavlopetri in Grecia è una città fondata nell’età del bronzo ed è rimasta sott’acqua da oltre 3000 anni.
Ma senza andare così lontano, tra il golfo di Pozzuoli e quello di Baia, sotto Punta Epitaffio, giacciono i resti di antiche ville romane, in cui si possono ammirare favolosi pavimenti a mosaico.
Parliamo del Parco Sommerso di Baia.
Storia della città sommersa a Baia
Qualche anno fa, nel 1969, a seguito di una violenta mareggiata, dal mare spuntarono 2 teste di statue romane.
Fu così che è stata scoperta la nostra Atlantide romana, quello che oggi è conosciuto come il più grande parco archeologico sommerso di tutto il Mediterraneo, il Parco Sommerso di Baia.
Qui si trovano resti del Portus Julius (base militare che faceva da rifugio per la flotta dell’impero romano) e delle ville e terme costruite lungo questo tratto costiero.
Tutta l’area inizia lentamente a sprofondare per effetto del bradisismo fino al suo definitivo inabissamento avvenuto durante l’eruzione del Monte Nuovo (che si formò in una sola notte) del 29 settembre del 1538.
Lo straordinario valore di questo sito archeologico è dato dal notevole stato di conservazione dei reperti archeologici e ovviamente dal loro valore storico archeologico.
Mosaici, tracce di affreschi, sculture, tracciati stradali e colonne, sono sommersi a circa 5 metri sotto il livello del mare.
Dopo 40 anni riemerge un antico mosaico
Il mare a volte ruba e a volte restituisce… a inizio 2023 a Baia dopo quasi 40 anni è riemerso un mosaico con cornice ad onde, in tessere nere e rosa su fondo bianco, che decorava una stanza di una domus nel Portus Julius.
Il mosaico fu rinvenuto per la prima volta quasi 40 anni fa, ma poi le variazioni del fondale, con la scomparsa della posidonia e l’aumento dei livelli di sabbia, ne hanno fatto pian piano perdere le tracce, diventando un tesoro scomparso per tutti coloro che visitavano il Parco.
In questa città sommersa di Baia di mosaici se ne trovano tantissimi: pavimenti di case che sembrano tappeti di pietra e sui quali è passata la storia dell’Impero Romano
Come visitare il Parco Sommerso di Baia
Vedere da vicino questo meraviglioso Parco Archeologico è possibile non solo immergendosi e pinneggiando tra le acque di Baia (rigorosamente con guide esperte trattandosi di un’area marina protetta).
Ma anche pagaiando in SUP o canoa oppure prendendo comodamente una barca con il fondo trasparente
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