Qualche giorno fa ero immersa nella lettura di un interessante articolo di Ruben Santopietro, imprenditore visionario ed esperto di marketing territoriale, che affrontava l’argomento dell’ Overtourism: le sfide, le soluzioni e il futuro del turismo in Italia. Mentre riflettevo su come le comunità emergenti potessero alleggerire la pressione sulle destinazioni più famose, è nata una conversazione che si è trasformata in un’intervista illuminante, in cui abbiamo esplorato anche il potenziale dei Campi Flegrei.
Una Storia di Successo Personale e Professionale
Quella di Santopietro è una storia di successo tutta italiana, una vera fonte d’ispirazione per chi, come me, si dedica con passione alla promozione del territorio, al marketing territoriale e digitale.
Ruben Santopietro, alla guida di questa narrazione, è il CEO di Visit Italy, la piattaforma indipendente di riferimento per la promozione dell’Italia nel mondo. Questa media company non si limita a raccontare l’eccellenza del nostro Paese, ma informa e ispira milioni di viaggiatori a scoprire luoghi ed esperienze uniche. Con una comunità online che supera i 3,2 milioni di appassionati, Visit Italy non è solo una finestra sull’Italia, ma un partner strategico per destinazioni e aziende che vogliono pianificare campagne di marketing innovative, capaci di unire alto valore e basso impatto.
Cosa ha ispirato Visit Italy e perché ha avuto successo?
Visit Italy è nato nel 2016 quasi per caso, durante un viaggio nel Regno Unito. Volevo creare per l’Italia una piattaforma che raccontasse il nostro Paese in modo autentico e accessibile. Oggi, a distanza di 8 anni, è diventato il principale canale di promozione indipendente dell’Italia nel mondo. Questo successo è merito di un team straordinario che ha sposato una vision chiara: crediamo che il turismo debba essere una forza positiva, non solo per i viaggiatori ma soprattutto per le comunità che accolgono, contribuendo a creare valore reale e duraturo per i territori.
Cosa significa fare turismo con il digitale?
Il digitale è uno strumento straordinario per ampliare la narrazione dei territori e connetterli a un pubblico internazionale. Tuttavia, il rischio di perdere autenticità esiste. La chiave è utilizzarlo per valorizzare storie locali, persone e tradizioni, evitando di cadere nella standardizzazione. Per noi, il digitale è un ponte tra il viaggiatore e l’autenticità dei luoghi.
Privato vs pubblico: Visit Italy ed ENIT
Non si tratta di chi funzioni meglio, ma di come si possa collaborare per promuovere al meglio il nostro Paese. Visit Italy, essendo una realtà indipendente, ha il vantaggio di poter lavorare con flessibilità e creatività, supportando destinazioni e brand in tutta Italia. Collaboriamo con grandi e piccoli comuni, da Courmayeur ad Arezzo, passando per Tropea, la Regione Marche e oltre 30 piccoli comuni italiani che aiutiamo ad attirare un turismo internazionale. Parallelamente, lavoriamo con brand iconici come Parmigiano Reggiano, Martini, Aperol, Barilla e Ferragamo, aiutandoli a connettersi con il territorio e a farsi scegliere dai viaggiatori globali. Il nostro approccio unisce la forza del privato alla narrazione autentica dei territori, creando valore per comunità e aziende.
Ha senso parlare di “Brand Italia”?
Assolutamente sì, ma con attenzione. L’Italia è un mosaico di culture, tradizioni e paesaggi. Un “Brand Italia” deve raccontare questa diversità senza cadere negli stereotipi, evidenziando l’unicità di ogni territorio. Il nostro compito è fare emergere l’anima dei luoghi e creare un’esperienza emozionale per il viaggiatore.
Cos’è il “turismo sostenibile” per Santopietro?
È un turismo che crea valore per i viaggiatori e le comunità ospitanti, rispettando gli ecosistemi e preservando le risorse per le generazioni future. In Italia ci sono buoni esempi di sostenibilità, ma abbiamo ancora molta strada da fare per farne un modello diffuso.
Perché Spagna e Francia dominano le ricerche?
Spagna e Francia hanno lavorato per decenni sulla promozione turistica con strategie mirate e infrastrutture solide. L’Italia ha tutto il potenziale per superarli, ma serve una visione coordinata e un investimento costante nella promozione digitale.
Progetti futuri per il turismo in Italia nel 2025?
Il futuro sarà sempre più orientato alla sostenibilità, alla destagionalizzazione e alla valorizzazione di destinazioni meno conosciute. Stiamo lavorando su progetti che combinano tecnologia e storytelling, come il lancio di itinerari personalizzati attraverso l’intelligenza artificiale e l’uso di esperienze immersive per raccontare il territorio.
Parliamo dei Campi Flegrei
A proposito dei Campi Flegrei, qual è il potenziale inespresso di questa regione?
I Campi Flegrei sono un tesoro unico, ma poco conosciuto. Storia, geologia e paesaggi offrono un mix straordinario. Il potenziale risiede nello storytelling: far emergere le storie legate al territorio per emozionare e attrarre un pubblico internazionale.
Il Bradisismo: minaccia o opportunità?
Può essere entrambe le cose. Dal punto di vista turistico, potrebbe diventare un elemento distintivo, raccontando la resilienza del territorio e trasformandolo in un caso di studio scientifico e culturale unico al mondo.
Come affrontare la mancanza di strategie locali?
La chiave è formare gli amministratori locali, coinvolgerli in tavoli di confronto con operatori turistici e promuovere partenariati pubblico-privati. Una strategia condivisa è indispensabile per avere successo.
Lo storytelling come chiave per valorizzare il patrimonio locale?
Sì, le storie emozionano e rimangono nel cuore. Raccontare i Campi Flegrei attraverso le voci degli abitanti, i miti e le leggende può trasformare questo territorio in una meta imperdibile.
Come favorire una rete di collaborazione locale?
Creando tavoli di lavoro periodici e piattaforme digitali per la condivisione di risorse, idee e progetti. Lavorare insieme è essenziale per superare la frammentazione.
Esempi virtuosi di collaborazione tra operatori locali?
Un esempio eccellente è il progetto Salude & Trigu in Sardegna, che ha unito operatori locali, amministrazioni e Visit Italy per promuovere oltre 80 eventi nell’entroterra sardo in bassa stagione. Questa iniziativa ha avuto un impatto significativo, attirando un pubblico internazionale e aumentando del 33% gli arrivi di turisti americani nel Nord Sardegna, secondo l’Osservatorio Turistico della Sardegna. Il progetto dimostra come una collaborazione strutturata possa non solo destagionalizzare i flussi turistici, ma anche valorizzare le eccellenze locali e generare benefici concreti per il territorio.
Come indurre le amministrazioni a investire nel turismo?
Secondo i dati dell’ Organizzazione Mondiale del Turismo, una destinazione che investe in strategie di marketing territoriale vincente può aumentare le presenze fino al 20% annuo. Questo dato è una chiara dimostrazione del valore che un investimento mirato può generare. Il nostro lavoro consiste proprio in questo: dialoghiamo e creiamo consapevolezza all’interno delle amministrazioni, sia di piccoli che di grandi comuni, sull’importanza di investire in campagne di marketing territoriale. E i risultati arrivano. Stiamo facendo un lavoro incredibile con tantissime mete italiane, trasformando idee in progetti concreti che portano valore reale ai territori.
Collaborazioni con amministrazioni pubbliche?
Collaboriamo con tantissimi comuni, regioni e camere di commercio in tutta Italia, supportandoli nella promozione dei loro territori. La lezione più importante che abbiamo imparato è che la coerenza di visione e la continuità sono essenziali. Progetti discontinui, avviati senza una strategia di lungo termine, difficilmente portano risultati duraturi. Fare marketing territoriale significa intraprendere un percorso, non solo lanciare una campagna. È un lavoro che richiede tempo, costanza e una collaborazione stretta tra tutti gli attori coinvolti. Solo così si possono valorizzare davvero le eccellenze di un territorio e attrarre un turismo di qualità, che porti benefici concreti e sostenibili per le comunità locali.
Un messaggio per gli operatori e le nuove generazioni nei Campi Flegrei
Abbiate il coraggio di innovare e di sognare in grande. Il territorio ha tutto per emergere, ma servono visione, passione e collaborazione. Investite in formazione, marketing e raccontate con orgoglio le vostre radici.