Lo Stadio di Antonino Pio di Pozzuoli è stato portato alla luce solo nel 2008 ed è considerato di particolare importanza in relazione alla tipologia di edificio seconda solo allo stadio eretto da Domiziano a Roma e corrispondente all’attuale Piazza Navona.
Nel mondo antico lo stadio era una struttura destinata allo svolgimento dei giochi ginnici; nello specifico lo stadio di Pozzuoli fu fatto realizzare dall’ imperatore Antonino Pio, in onore dello spirito filellenico del suo predecessore Adriano nei pressi di una delle ville di Cicerone, dove l’imperatore Adriano, essendo morto a Baia, era stato sepolto in un primo momento a causa dell’opposizione, da parte del Senato, alla sua sepoltura a Roma, ottenuta circa un anno dopo.
Nello stadio organizzò giochi alla greca, detti Eusebeia, divisi in due sezioni; la prima, dedicata all’agone ginnico, la seconda a quello musicale. La frequentazione dello stadio si è protratta almeno fino agli inizi del IV secolo d.C., quando fu abbandonato a seguito degli editti di Teodosio. Intorno a questo periodo una forte alluvione sommerse completamente gran parte di esso, sollevando il piano di calpestio, dove fu realizzata una villa tardo – antica che intorno al V secolo diventò parte di un ampio insediamento rurale.
La zona fu interamente sepolta a seguito dell’eruzione del Monte Nuovo del 1538, ad eccezione delle parti più alte della cavea e dell’ambulacro che furono inglobate, agli inizi del XIX secolo in una masseria.
Lo stadio è stato riportato alla luce nell’ottobre 2008 attraverso una serie di campagne di scavo finanziate dalla Regione Campania con 5 milioni di fondi europei: oggi il monumento appare smembrato in seguito alla realizzazione della moderna via Domiziana nel 1932, che l’ha tagliato nel senso della lunghezza, compromettendone l’originaria unità.
Come arrivare: Stadio Antonino Pio. Via Campi Flegrei, Pozzuoli